eccentrici

L’eccentrico è una parte meccanica circolare fondamentale delle macchinette rotative. Esso è utilizzato per trasferire il moto rotatorio circolare dell’albero motore nel moto rettilineo alternato che determina la battuta dell’ago, per questa sua impotanza lo definiamo il core della macchina rotativa per tatuaggi.

In altre parole la misura dell’eccentrico (o stroke) determina l’ampiezza della corsa ovvero la distanza percorsa dall’ago mentre si allontana dalla pelle e ritorna in sede.

E’ quindi fondamentale conoscere questa piccola parte per capire quale macchinetta è più adatta al lavoro e allo stile che dobbiamo tatuare.

Quale eccentrico scegliere per la tattoo machine e quale è il più versatile?

Innanzitutto vediamo quali sono le misure che vengono normalmente proposte tra le scelte. Esse sono variabili tra la 2.5 e la 4.5; ci sono proposte che superano tali misure ma sono veramente da considerarsi rarità.

Più l’eccentrico è grande, più ampio è il movimento che l’ago compie (e di conseguenza diremo che l’ampiezza della corsa - lo stroke - è maggiore). Un’apertura più ampia è adatta per muovere un maggior numero di aghi come quelli per riempimenti, total black e linee grosse.

Per spiegare in modo semplice e intuitivo questo concetto possiamo ripescare una citazione del mio professore di fisica, il “da lui ribatezzato” teorema del cane: “quando apre una porta, anche un cane sa che farà meno fatica spingendo se si allontana dai cardini”.

A parità di voltaggio, dunque, più ci allontaniamo dall’asse del motore (aumentando la corsa, lo stroke) minore fatica incontreremo a far entrare gli aghi sotto pelle. Perciò, se dobbiamo tirare linee con un ago da 14 medium taper, la nostra macchina troverà la vita molto più semplice se equipaggiata con uno stroke da 4.5.

Più lo stroke è piccolo, più stretto è il movimento dell’ago e quindi diremo che l’ampiezza della corsa o stroke è minore: nell’ottica di bilanciare il nostro strumento in relazione al lavoro che dobbiamo realizzare, questo assetto è adatto per muovere meno aghi o piu fini, quindi per linee e sfumature molto delicate.

L’eccentrico più versatile a nostro avviso è il 3.5 poichè ha un ampiezza tale da consentire la gestione di un maggior numero di lavori ed è semplice adattarsi.

È anche il più diffuso.

Alcune macchine offrono la possibilità di variare l'ampiezza dello stroke e quindi sono consigliate a chi esegue più tipologie di lavoro e ha capito come creare quella complicità con il proprio apparecchio.

Ecco un immagine contenente indicazioni su come regolare in base agli aghi scelti la propria macchina

regolazioni stroke

Ovviamente anche il motore da abbinare allo stroke è importante ma ogni fabbricante di macchinette conosce qual’è il motore più adatto. Su questo parametro incide anche il voltaggio del power supply che spesso nelle moderne tattoo pen è integrato mentre nelle rotary classiche viene venduto a parte.

Il primo vantaggio di queste macchine è il costo indubbiamente accessibile poichè ben cinque parti della strumentistica sono incorporate, nella tatto pen wireless infatti abbiamo il tubo dove montare le cartucce, il corpo macchina, il power supply, il filo e il pedale. Questo vantaggio iniziale però non ci aiuta se la macchina si guasta, sempre possibile nel caso di macchinari elettrici e meccanici complessi e delicati, poichè dovremmo sostituirla interamente senza avere parti riutilizzabili.

Le moderne wireles hanno anche dei paramentri preimpostati per la regolazione del voltaggio.

Come incide la regolazione del voltaggio nella tattoo macchine?

Anche la regolazione del voltaggio ha la sua importanza durante la sessione di tatuaggio, se non correttamente regolata infatti possiamo avere problemi di vario tipo,:dalla lacerazione della pelle alla mancata o errata immissione di colore sottopelle.

Gli alimentori sul mercato vanno da 1 a 12 volts e spesso nelle impostazioni di fabbrica ci sono anche le indicazioni per l'uso per linee e per sfumature. É importante creare complicità con il proprio macchinario per ottenere ottimi risultati.

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Pintus Michela